Arte: a Scicli (Rg) prosegue il progetto "Habitat
#2" press Clang
27 luglio 2013 alle ore 13.34
In programma
due talk e la mostra "L'età del dubbio" frutto della residenza
artistica
Due talk, il 7 e 9 agosto, per parlare d’arte anticipando
l’opening di “Habitat #2 – l’età del dubbio” che già dallo scorso 9 luglio vede
per un mese intero lo spazio espositivo di Clang nuovamente trasformato in
residenza d’incontro creativo per due artiste, l’italiana Concetta Modica e la
francese Sophie Usunier.
I due talk vedranno illustri ospiti di rilievo
nazionale e internazionale, scrittori e pensatori, e si svilupperanno
all’interno di spazi suggestivi di Scicli (Rg), la città barocca che accoglie
la sede di Clang che si trova in via Mormino Penna, patrimonio dell’Umanità.
Il
primo talk è in programma per il 7 agosto alle ore 20 nella suggestiva “Grotta
del Timponello”, nel quartiere San Bartolomeo di Scicli, con ingresso da
Chiafura. Saranno ospiti Luigi Fassi, Francesco Lucifora e Francesca Alfano
Miglietti che presenterà il film di Vic Muniz Waste Land.
Suggestiva la
location anche del secondo talk, in programma il 9 agosto sempre alle 20
all’interno del bellissimo Giardino di San Giovanni in via Mormino Penna.
Ospiti saranno don Antonio Sparacino e Francesco Lauretta. A seguire si avrà
l’opening della mostra “L’età del dubbio”. Clang, lo spazio espositivo e di
ricerca per le arti contemporanea continua così il suo progetto artistico pieno
di passione.
La prima opera visibile realizzata dalle due artiste è un blog nel
quale giornalmente postano foto, commenti, idee. Raggiungibile all’indirizzo
web: www.letadeldubbio.blogspot.com, questo diario digitale é nato come
un’opera, per raccogliere anche “i dubbi degli altri” e vari scritti sul tema
del dubbio. Le due artiste hanno infatti invitato artisti, curatori e
interlocutori vari a collaborare, come alla ricerca di un testo, di uno
specchio, di parole simili o lontane dalle loro, per creare una confusione e al
tempo stesso una fusione tra parole di un argomento che riguarda tutti.
Confessioni, paure, dibattiti su “L’età del dubbio” convergeranno nella mostra
che appunto verrà inaugurata la sera del 9 agosto quando avrà
contemporaneamente termine la residenza artistica. Clang in queste settimane si
è trasformata in una “casa”, inedita dimora per le due artiste Modica e Usunier che stanno vivendo
nella project room dello spazio.
Dopo il tempo trascorso insieme, in relazione
con la città, con le persone del luogo, con il ritmo del paese, è iniziata la
progettazione per i lavori che andranno in mostra il 9 agosto.
“Il lavoro
finora si è basato sulla nostra convivenza, sulla condivisione degli spazi –
hanno commentato le due artiste sul blog - sul nostro modo di lavorare sia
insieme che individualmente. Gli sguardi si sono intrecciati, quello di una che
conosce Scicli da sempre e l’altra che la vede per la prima volta. Gli occhi di
ognuno fanno da filtro per l’altra, una scruta i difetti l’altra i pregi, una i
lati oscuri e l’altra le luci, guardiamo i contrari e i lati diversi della
città che come qualcuno ha detto è una città alla rovescia, capovolta e non sai
mai su quale lato sei, rimane sempre un dubbio”.
27 luglio 2013
https://www.facebook.com/clangsite
Ospiti in
qualità di scrittori e pensatori invitati dalle artiste saranno a Scicli per
due Talk aperti al pubblico:
7 agosto | ore 20:00
TALK | Grotta del Timponello quartiere San Bartolomeo
ingresso Chiafura
Luigi Fassi
Francesco Lucifora
Francesca Alfano Miglietti che presenterà il film di
Vic Muniz Waste Land
Durante la serata sarà offerto un aperitivo-cocktail.
9 agosto | ore 20:00
TALK | Giardino di San Giovanni Via Mormino Penna
Don Antonio Sparacino
Francesco Lauretta
Dopo il TALK, il pubblico sarà invitato a CLANG per
l'OPENING della mostra L'ETA DEL DUBBIO.
Durante la serata sarà offerto un aperitivo-cocktail.
SCHEDE OSPITI TALK
FRANCESCA ALFANO MIGLIETTI (FAM)
Teorico e critico d’arte, docente di Teorie e Metodologie
del Contemporaneo all'Accademia di Belle Arti di Brera, docente di Arte
Contemporanea al Master in Fashion Design alla Domus Academy, Milano.
Curatore di mostre, rassegne e convegni, vive a Milano.
La sua ricerca è
incentrata su: il corpo e le sue modificazioni, le nuove tecnologie, il
rapporto tra visibile e invisibile come frontiera di nuove poetiche
contemporanee e sulle contaminazioni di linguaggi.
Ha ideato e diretto la rivista Intervallo/Incidenti e la rivista VIRUS Mutations.
Premio Luigi Carluccio alla Critica d’Arte 1990
Commissario alla Biennale Arti Visive di Venezia 1993
Commissario alla Biennale Teatro Danza di Venezia 2005
Commissario alla Biennale Teatro Danza di Venezia 2006
E’ direttore artistico dello spazio Nonostante Marras,
Milano
LUIGI FASSI
Luigi Fassi è visual arts curator presso lo Steirischer
Herbst festival a Graz in Austria. Dal 2009 al 2012 è stato direttore di ar/ge
kunst Galerie Museum di Bolzano dove ha organizzato progeti personali di of
William E. Jones, Runo Lagormarsino, Alejandro Cesarco, Chto Delat?, Eva
Kotatkova and Katarina Zdjelar. Nel 2008-09 è stato Helena Rubinstein
Curatorial Fellow presso il Whitney Museum ISP di New York.
Suoi articoli sono apparsi su Artforum, Domus, Site and
Mousse ed è autore di Clement Greenberg. L’avventura del Modernismo (Milano,
2011) e Time Out of Joint: Recall and Evocation in Recent Art (Yale, 2009).
Presiede il comitato di Present Future at Artissima, Torino, ed è membro del
comitato scientifico della Fondazione Morra Greco a Napoli.
FRANCESCO LUCIFORA Francesco Lucifora è nato a Modica nel
1976.
Curatore e critico d’arte, ha lavorato per istituzioni museali nazionali
ed enti privati per la diffusione e promozione dei linguaggi dell’arte
contemporanea.
Ha studiato sociologia della comunicazioni e mass media con una
tesi sulla storia della videoarte italiana e si è specializzato in curatela
museale allo IED di Roma.
Fondatore del CoCA center of contemporary arts-
archivio biblioteca arti contemporanee di Modica che dal 2010 ha collaborato
con entità a Roma, Siviglia, Belgrado, Torino e con artisti chiamati ad operare
con forme di interventi site specific in luoghi delocalizzati e non deputati
all’esposizione. Visiting professor per Real Presence, workshop internazionale
per Kulturni Center Grad e Accademia di Belle Arti di Palermo.
Ha partecipato
come assistente al curatore al progetto di residenze Etico F e la mostra Sotto
quale cielo per la cura di Daniela Bigi e il sostegno del Museo Riso.
Ha firmato
progetti europei dedicati al contemporaneo per il Comune di Modica e la
provincia di Ragusa insistendo sul sud-est come luogo energico e vitale.
Attualmente è consulente della Galleria Clou di Ragusa e coordinatore dello
starting workshop del Borgo degli Artisti e collabora al MAR di Siracusa.Scrive
per Arte e Critica, artapartofculture.net, kaput.org e Giornale di Sicilia.
FRANCESCO LAURETTA
Dopo studi tecnici, si trasferisce a Venezia e frequenta
l'Accademia di Belle Arti nell’aula di Emilio Vedova. Si diploma nel 1989
presentando la tesi su James Lee Byars, artista americano incontrato a Venezia,
che influenzerà le prime opere esposte a Torino, dove si trasferirà nel 1991.
A Torino conosce gli artisti dell'arte povera e inizia a
realizzare opere installative.
Comincia ad esporre opere bianche, sculture monumentali che
rasentano il minimalismo, e olfattive. Utilizza petali di sapone che deposita
su cassetti che destabilizzano elementi riconoscibili d'uso comune quali sofà,
altari, porte, pareti, eccetera.
Espone anche lettere e progetti simili a grandi cartoline su
pergamene trasparenti. Nel 1992 incomincia a riflettere sulle possibilità della
pittura, intorno al suo medium, e realizza la prova di un primo quadro che
definisce "fotocoppia": la copia fedele di una fotocopia, realizzata
con colori ad acqua in bianconero, che riproduce lo scolabottiglie di Marcel Duchamp.
Nel 2003, dopo un breve viaggio nella sua terra d'origine,
si definisce pirandellianamente pittore, e da quel momento si approfondisce il
tormentato rapporto con questo medium che lo conduce oggi a definirsi un
“ingegnere” ponendo l'accento non tanto sulla semplice rappresentazione quanto
sulla costruzione. Tra il 2003 e il 2011 espone in numerose mostre personali e
collettive in Italia e all'estero e realizza alcuni video grotteschi, vere e
proprie riflessioni sui luoghi comuni degli artisti, e sui rapporti marginali
tra arte e territorio.
Nel 2007 vince il Premio Agenore Fabbri e si trasferisce a
Firenze.
Nel 2010 inizia a scrivere alcune allegorie dal titolo
"I racconti funesti" che spiegano l'opera della costruzione - un
processo che da quel momento lo assorbe totalmente - col disegno (gli
spolveri), con la pittura, con la scrittura, il video, la performance.
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